Abitanti al 31.12.2023: 15.715 (dato definitivo ISTAT)
Superficie: 29,54 Kmq
Prefisso telefonico: 0321
C.A.P.: 28066
Galliate si trova a ridosso della valle del Fiume Ticino, a pochi chilometri da Novara, capoluogo di Provincia, ed a 30 Km. da Milano.
Il suo territorio si estende per intero nella “bassa” novarese con una superficie di 29,54 kmq, dei quali 84.63% aree agricole, 12,86% aree abitative, 2,51% aree industriali.
Si articola con un’altitudine media di 154 metri sul livello del mare e confina con i Comuni di Cameri, Turbigo, Robecchetto con Induno, Bernate Ticino, Cuggiono, Romentino e con il capoluogo, Novara.
Le sue origini risalgono al periodo celtico, come indica il suffisso "ate" del toponimo.
Il nome "Galeatum" comparve per la prima volta in un documento dell'840.
Il primo nucleo abitativo (Galliate Vecchio) si costituì in regione Scaglia: qui nel 911, sorse un primo castello che venne costruito dagli abitanti per difendersi dalle scorrerie dei barbari, ma di questo non rimangono tracce.
La storia di Galliate, invece, è legata alla presenza del castello Sforzesco voluto da Galeazzo Maria Sforza nel 1476 sulle basi di una precedente fortezza viscontea.
Oggi Galliate è ricca di monumenti e di architetture di grande pregio, con un tessuto urbano che si sviluppa dalla cerchia dei viali alla periferia, e con un centro storico caratteristico , nel quale spiccano la piazza Vittorio Veneto ed il Castello Visconteo-Sforzesco.
La città si presenta come una realtà multietnica in espansione, con un incremento della popolazione avvenuto nell’ultimo periodo, durante il quale si è passati dai 14.210 abitanti del 1° gennaio 2004 agli attuali 15.715 (dato definitivo ISTAT).
Ulteriori dettagli nel file allegato: Tabella movimentazione popolazione fino al 31/12/2022 con indicazioni per dati dal 2023, da reperire sul sito ufficiale ISTAT.
Nella tabella i dati sul movimento demografico in Galliate; per ulteriori ricerche sulla popolazione in Italia clicca qui: Demografia in cifre
Di tradizione agricola e manifatturiera, nel tessuto economico si sono affiancate via via nel tempo nuove attività commerciali e produttive, mantenendo comunque vive le tradizioni artigianali e la coltivazione del riso.